Tutte le private companies devono avere almeno un amministratore. Per le public companies, il numero minimo di amministratori è due. I primi amministratori della società sono indicati nei documenti costitutivi della società stessa. Successivamente, gli amministratori vengono nominati in conformità ai disposti dello statuto della società. Lo statuto può consentire la nomina di nuovi amministratori sia dagli azionisti nel corso di un’assemblea generale sia dagli altri amministratori gia’ in carica ( o anche da entrambi)/ Lo statuto disciplina inoltre la durata della carica di amministratore e le modalità di ritiro e di conferma. La legge Inglese non prevede alcuna vera definizione di “amministratore” e non fissa alcun criterio di idoneità. Il ruolo degli amministratori tuttavia è fondamentalmente quello di gestire la società nel perseguimento dei suoi scopi e di assumersi la responsabilità legale delle azioni della società. Le responsabilità e i doveri di legge degli amministratori sono tradizionalmente contenuti in una serie di provvedimenti di statute law e case law. In breve, i principi che disciplinano gli obblighi degli amministratori possono essere qui riassunti:
1) Gli amministratori devono svolgere le loro funzioni onestamente e in buona fede negli interessi della loro società. In particolare devono garantire la separazione tra gli interessi personali e quelli della società;
2) Gli amministratori devono svolgere le loro funzioni con cura e capacità. La legge non stabilisce alcun minimo di cura e capacità, ma a ciascun amministratore è richiesto di mettere a disposizione della società qualsivoglia capacità ed esperienza di cui disponga in quanto individuo. Ad esempio, a un amministratore che fosse anche un esperto contabile sarebbe richiesto di interessarsi in particolar modo e di portare un contributo particolare alla gestione degli finanziaria della società;
3) Gli amministratori devono i loro servigi alla collettività dei soci; tuttavia, laddove la società fosse insolvente o in via di fallimento, gli amministratori devono dare precedenza agli interessi dei creditori della società. Laddove gli amministratori consentissero alla società di continuare le attività al di là del punto in cui sono consapevoli o dovrebbero essere consapevoli del fatto che la società non potrà evitare la liquidazione, essi potrebbero essere chiamati a rispondere personalmente per i debiti della società rischiando altresi’ la pubblica “disqualifica” .
In UK, rispetto all’ Italia ed altre giursdizioni Europee, di fatto sono poche le leggi che disciplinano le riunioni degli amministratori di una società. Piuttosto, è lo statuto ad occuparsi di tali questioni. Tutti gli statuti contengono, immancabilmente, regole riguardanti idiritti degli amministratori riguardo al ricevimento delle convocazioni delle riunioni, il preavviso con cui devono essere inviate le convocazioni e le modalità di assunzione delle decisioni.